La storia di quest'auto risale al Salone di Ginevra del 1999, quando Hartmut Warkuss, all'epoca responsabile del Design del gruppo Volkswagen, incontra Walter de'Silva, da poco in Seat dopo il lavoro svolto in Alfa Romeo, e gli comunica che Ferdinand Piech, il "grande capo", si aspetta una proposta sul tema Bugatti coupè, il bolide che dovrebbe far rinascere la gloriosa marca, da qualche anno acquistata dai tedeschi.
De'Silva, in quel periodo, era impegnatissimo con la Seat Salsa Concept (una vettura di laboratorio che dovrebbe definire il nuovo corso della marca spagnola, da tempo alla ricerca di una sua identità), ma d'altronde come si fa a dire di no a Piech? Allora de'Silva accetta e si mette subito al lavoro. In pochi mesi il lavoro viene completato, il risultato viene è la vettura che potete vedere per la prima volta in queste tre immagini, oggi vecchia di dieci anni.
Questa "Bugatti segreta" è caratterizzata dallo scudo intero nel frontale, che apparve solo su alcune rare Bugatti (di solito lo scudo è tronco), e dalle porte ad apertura a elitra, come sulle più famose Lamborghini. Essa non è solo un modello di stile, bensì un prototipo vero e proprio, completo di tutto, sia all'interno che all'esterno, ad esclusione del motore. Solo un "sì" la separava dalla produzione in serie ma, per ragioni di costi, di opportunità e anche per il design molto ardito, il progetto fu preferito in favore di quello della Veyron.
Attualmente la "Bugatti segreta" è chiusa in qualche museo o in qualche un box, lontana da occhi indiscreti, "prigioniera della sua bellezza che il tempo non riesce a scalfire". Ma non è detto che anche questa storia possa avere un lieto fine, infatti, ora che l'auto è stata svelata da Quattroruote, può darsi che, in onore del centenario della Casa, venga mostrata dal vivo agli appassionati del marchio.
Fonte: Quattroruote (rivista) N°649 di novembre 2009 pagg. 20-22
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